Grazie al miglioramento delle condizioni di vita, soprattutto nei Paesi Occidentali, attualmente le persone che raggiungono la terza età (convenzionalmente individuata attorno ai 65 anni) spesso posseggono caratteristiche favorevoli quali buone condizioni di salute, inserimento sociale e disponibilità di risorse che consentono loro di vivere questa fase con energia e pienezza, differentemente dal passato in cui la vecchiaia aveva l’univoco significato di declino.
Nonostante questo, come in tutte le altre fasi del ciclo vitale, i cosiddetti cittadini senior sono impegnati in nuovi adattamenti che hanno come protagonisti loro, i loro partner, figli, genitori (se ancora in vita) e la società.
Cambiamenti personali
In questa fase di vita le persone si trovano a fare i conti con cambiamenti fisici (ad esempio menopausa, andropausa) ed è possibile che percepiscano il loro corpo come più lento ed affaticato.
Vi sono anche dei cambiamenti importanti a livello personale, ad esempio molte persone che avevano lavorato si trovano nella nuova fase della pensione o, molte donne che si erano prese cura della casa e dei figli, si trovano con moltissimo tempo, se non troppo, a disposizione.
Spesso non si parla dello sconvolgimento emotivo che si sta vivendo, probabilmente perché potrebbe essere imbarazzante ammettere l'ambivalenza che si prova in questa nuova condizione.
Non portando avanti le mansioni che li avevano assorbiti fino a quel momento queste persone possono sentirsi non necessarie e prive di valore.
Sicuramente è importante investire in nuove attività piuttosto che immaginare il domani necessariamente come vuoto.
Cambiamenti all’interno della coppia
Le persone che vivono una relazione duratura si ritrovano ad avere più spazi e tempi da dedicare alla coppia, in alcuni casi a lungo messa in secondo piano per far fronte alle richieste della quotidianità. Sarebbe auspicabile stabilire maggiore intimità, supporto reciproco e comunicazione con il proprio partner.
Sono spesso le donne che vivono maggiori difficoltà poiché devono in qualche modo tornare ad investire sul loro ruolo di moglie, a lungo messo in secondo piano per dedicarsi soprattutto a quello di madre e alla cura dei figli, per cui possono sperimentare sentimenti di abbandono e inutilità.
In questa fase è importante sviluppare e coltivare interessi e frequentazioni comuni, in grado di rivitalizzare il legame.
Chi non si trova in una relazione stabile probabilmente in questa fase si trova ad avere più tempo da investire in relazioni amicali e sentimentali.
Cambiamenti con i figli
In questa fase i genitori devono favorire lo svincolo del figlio o dei figli.
Recentemente in Italia si assiste al cosiddetto fenomeno della famiglia lunga ovvero famiglie in cui i giovani ritardano, nonostante l’indipendenza economica ed affettiva, l’uscita da casa. Entrambi vivono dei giovamenti: i genitori sono contenti di occuparsi ancora dei figli, senza le incombenze tipiche dell’infanzia, e i giovani trovano rassicurante vivere in una casa in cui hanno libertà ma allo stesso tempo poche responsabilità.
È importante che questa fase non si cristallizzi e che i genitori riconoscano e sostenengano le potenzialità e le qualità dei figli come adulti.
Superando la cosiddetta Sindrome del nido vuoto la relazione tra genitori e figli diverrà spontaneamente più paritetica, permettendo un salto generazionale ed un ulteriore sviluppo delle identità.
Nei casi in cui il figlio abbia una relazione è importante accogliere il partner e, successivamente, accogliere l’eventuale ampliamento della famiglia, curandosi dei nipoti.
Cambiamenti con i genitori
La generazione di mezzo si trova a vivere con una prospettiva di vita futura non più indeterminata, deve elaborare la separazione dai propri figli e allo stesso tempo confrontarsi con l’invecchiamento, sia fisico che mentale, dei propri genitori.
Sia i figli adulti che i genitori anziani possono utilizzare questo tempo prezioso per risolvere conflitti irrisolti ed esprimere un senso di riconoscimento reciproco.
Gli adulti in questa fase iniziano a confrontarsi con il pensiero della perdita e il distacco finale dalle proprie figure di accudimento, comprensibilmente questi cambiamenti provocano sofferenza.
Cambiamenti con la società
In questa fase gli adulti possono svolgere il ruolo di mentore nei confronti delle nuove generazioni che si incontrano sul posto di lavoro o in altre forme di organizzazione sociale, trasmettendo la loro esperienza.
In conclusione in questa fase del ciclo vitale è possibile rimodellare la propria vita, trovando nuovi spunti e nuovi significati.
Sicuramente è importante affrontare le angosce i sentimenti di perdita e rendersi conto, allo stesso tempo, di ciò che ancora si può fare e di cui si può godere, abbandonando il passato ed investendo nel presente.
Dott.ssa Cristina Nobili
Psicologa Psicoterapeuta
Roma e online
Via Monte Cervialto, 82a
3409754192
info@psico-benessere.it
www.psico-benessere.it
Bibliografia
- Gambini P. (2007). Psicologia della Famiglia. La prospettiva sistemico-relazionale, Franco Angeli.
|