Recenti fatti di cronaca hanno portato all’attenzione del pubblico il fenomeno degli Incel, nato attorno agli anni ‘90 ma fino ad oggi poco conosciuto.
Il termine inglese Incel è l’acronimo di due parole: involuntary e celibate, ovvero celibi involontari.
Questa parola viene attualmente utilizzata per identificare uomini eterosessuali che nonostante desiderino ardentemente una partner, non riescono ad avere alcun tipo di relazione.
Questo termine viene utilizzato nel linguaggio comune ma non vi è una definizione univoca da parte della comunità scientifica internazionale.
Questi uomini si considerano non attraenti agli occhi delle donne, per difetti fisici e/o fragilità psicologiche e per questo arrivano a provare grandissima frustrazione.
Per alcuni Incel vi sarebbero requisiti fondamentali per piacere all’altro sesso: prestanza fisica, ricchezza, status sociale. L’assenza di tali elementi spiegherebbe, ai loro occhi, la scarsa attrazione che suscitano nelle donne.
Nel web è possibile trovare varie community in cui gli Incel si incontrano e si confrontano. Purtroppo, in alcuni casi, i contenuti di tali chat sono misogini e brutali.
Chiaramente questa è una frangia estrema che, non riuscendo a modulare altrimenti le proprie emozioni, si difende dietro parole cariche di odio e violenza.
Più spesso gli Incel sono uomini soli, che vivono con tristezza il loro status e provano ansia sociale. Purtroppo talvolta questa insicurezza, se non adeguatamente controllata, può esacerbarsi, giungendo alla diffidenza ed all’astio.
Bisogna considerare come sia importante collegare gli eventi della propria vita sia in correlazione alle proprie azioni e comportamenti sia a cause esterne indipendenti dalla propria volontà.
In psicologia tutto questo questo è identificato con il termine locus of control.
Sembrerebbe che nel fenomeno degli Incel non venga preso in considerazione quanto l'atteggiamento personale abbia un peso nel rapporto con l’ambiente e con gli altri, e che i successi e i fallimenti non derivano unicamente da cause esterne, in alcun modo gestibili.
Pertanto si potrebbe ipotizzare che in questi casi il locus of control sia unicamente esterno.
Nella situazione che questi uomini vivono, il confronto con persone che condividono la stessa condizione sui social potrebbe essere un aiuto importante ma non risolutivo.
Il lavoro con uno psicologo potrebbe andare a comprendere quali sono state le origini di tale malessere e, attraverso un percorso di sostegno psicologico e/o di psicoterapia, andare a comprendere e supportare comportamenti più efficaci per giungere ad una adeguata condizione di benessere psicologico.
Dott.ssa Cristina Nobili
Psicologa Psicoterapeuta
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