L'emergenza sanitaria ha reso la gestione della quotidianità per molti genitori un fattore di stress che può incidere sul benessere psicofisico della famiglia.
La gestione dei figli, la gestione della casa e il lavoro espongono i genitori ad un sovraccarico emotivo, dove possono emergere vissuti di ansia, tristezza, paura e angoscia.
In alcuni casi si può parlare anche di Sindrome di Burnout.
Una distinzione deve essere fatta sulle difficoltà che emergono rispetto all'età dei figli.
I genitori di figli adolescenti possono trovarsi a dover arginare e contenere le loro richieste di svincolo e autonomia.
In questi casi possono nascere dei conflitti legati al bisogno dei ragazzi di imporre la propria volontà e i propri desideri rispetto alle indicazioni dei genitori.
La preoccupazione del genitore può scaturire anche dalla richiesta insistente dei figli di uscire per vedere gli amici.
L'adolescenza, infatti, si caratterizza per una mancata assenza della percezione del rischio e il genitore si trova a dover contenere le richieste.
Al contrario ci possono essere delle situazioni in cui l'adolescente mette in atto un iperadattamento alla situazione di Lockdown.
In questi i casi i ragazzi mettono in atto un atteggiamento introversivo che li porta a chiudersi rispetto a una socialità vissuta in modo diretto, prediligendo la comunicazione virtuale (chat e videochiamate).
L'accomodarsi a questo tipo di socializzazione è legata alla possibilità per l'adolescente di gestire meglio le proprie difficoltà nella relazione con i pari.
Infatti, questi ragazzi tendono ad avere rapporti preferenziali ed esclusivi con pochi amici, si tratta solitamente di relazioni duali, dove un terzo può essere sentito come una minaccia al legame.
Il Lockdown per certi versi ha determinato un rafforzamento di alcune fragilità per cui l'assenza della scuola e l'essere costretti a stare in casa sono stati le condizioni ideali per alimentare alcune dipendenze, come per esempio nel caso di ragazzi che passano troppo tempo a giocare on-line o con videogiochi.
Ai genitori è richiesta dunque una grande dose di pazienza. La sfida è quella di non mettersi allo stesso piano dei propri figli adolescenti, alimentando il braccio di ferro che tendono ad attivare i figli, gestendo la preoccupazione per i comportamenti distruttivi.
L'obiettivo in questi casi sarà quello di costruire un ponte emotivo verso i propri figli, dando loro lo spazio accogliente per parlare dei propri sentimenti, tenendo in mente di non infantilizzarli nè pensandoli eccessivamente autonomi.
Anche i genitori con figli di età prescolare e scolare possono avere grandi difficoltà.
In questi casi può emergere la preoccupazione di non essere dei bravi genitori perché non si riesce a dedicare il tempo necessario ai propri bambini o a gestire allo stesso tempo i figli, il lavoro e la casa.
In questo periodo i genitori non hanno più il sostegno della scuola né dei nonni e spesso si trovano a dover gestire i propri figli durante il tempo che devono dedicare al lavoro.
Nel caso di bambini molto piccoli, i genitori potrebbero pensare di non essere adeguatamente stimolanti e che i figli possano non acquisire le competenze adeguate alla loro età a causa dell'interruzione scolastica.
In alcuni casi emergono vissuti di grande frustrazione legati al tempo che si dedica al lavoro a scapito di quello che si dedica ai figli, nonostante siano lì presenti.
Spesso può sopraggiungere un forte senso di impotenza.
Oltre al lavoro, alla casa e alla relazione affettiva con i figli, ai genitori è richiesto anche di seguire la didattica a distanza e e se si hanno più figli, la gestione di tutto può diventare veramente esasperante e i genitori, affannati dalla gestione di tutto, perdono di vista i propri bisogni individuali.
Quando queste situazioni sono estremamente stressanti, il genitore può vivere anche un momento di depressione.
Il suggerimento è cercare di non farsi sopraffare dalle emozioni, mantenendo il focus su piccoli obiettivi legati alla giornata.
Importante che ogni genitore mantenga uno spazio per la propria individualità, che sia uno spazio creativo, di relax o di svago non importa, l'importante è che sia uno spazio tutto per sé.
Se la situazione di stress è tale da compromettere aspetti importanti della condizione psicofisica del genitori (per esempio forte ansia, insonnia, alta conflittualità, tristezza, preoccupazione) è consigliabile prendere contatti con uno psicologo o psicoterapeuta per una consulenza.
Dott.ssa Chiara Moschella
Psicologa Psicoterapeuta
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