Eventi come interrogazioni, test o esami rappresentano degli momenti significativi nella vita degli studenti.
In alcuni casi l’ansia ad essi correlata può risultare positiva poiché è utile al soggetto per aumentare la motivazione e l’efficacia mentre, in altri, può rivelarsi assai controproducente, tanto che i colloqui e le prove diventano momenti angoscianti, in cui si sperimenta un senso di fallimento e frustrazione perché, dopo aver studiato a lungo, non si riesce a sostenere la prova oppure il risultato che si ottiene non è quello desiderato, nonostante lo sforzo prolungato.
Bisogna considerare come l’ansia da esame sia un fenomeno particolarmente diffuso, con caratteristiche precise.
L’ansia che si prova nei giorni che precedono l’esame può causare senso di colpa, scarsa concentrazione, stanchezza e insonnia.
Le cause possono essere molteplici, per citarne solo alcune: preoccupazioni personali (ad esempio difficoltà economiche), caratteristiche temperamentali (come scarsa autoefficacia), precedenti risultati negativi ad altri test, aspettative da parte di insegnanti e familiari, carico di studio elevato.
Al momento dell’esame i soggetti affetti da ansia, oltre a sintomi fisici quali affanno, vertigini, sudorazione, tachicardia, possono sperimentare sensazioni come nervosismo, preoccupazione e inquietudine.
La salute mentale degli studenti troppo spesso viene sottovalutata.
Bisogna considerare come, oltre a caratteristiche personali, l’ansia da esame sia aggravata da sistemi scolastici ed accademici che fanno leva sulla paura e sul timore per stimolare gli studenti e incitarli all’ottenimento di risultati adeguati.
È noto come tali modalità andrebbero modificate.
In queste situazioni è importante che lo studente impari a comprendere e gestire le proprie emozioni poiché, è noto, come stati ansiosi influenzano negativamente i risultati.
Nei casi in cui gli effetti dell’ansia si appaiono duraturi e con conseguenze particolarmente negative sul rendimento è utile che lo studente richieda un aiuto psicologico al fine di tornare ad avere fiducia in se stesso, sentirsi responsabile e consapevole del proprio operato, percepire maggior autoefficacia personale e, soprattutto, gestire in maniera diversa i momenti di valutazione.
Dott.ssa Cristina Nobili
Psicologa Psicoterapeuta
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Bibliografia
- American Psychiatric Association (2014). DSM-5, Raffaello Cortina Editore.
- Peluso Cassese F. Ansia da Esame. Studio Sperimentale sulla variabilità della frequenza cardiaca durante prove di esame. Formazione e Insegnamento 2015; 23 (1): 383 - 394.
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